Firmato il Contratto Edilizia - artigianato
In Trentino interessa 1.399 imprese e 5.823 lavoratori. Mastrogiuseppe: «Riguarda le imprese artigiane, completa il quadro dei rinnovi nel settore: segue la firma di quelli Ance/Coop (industriali/cooperazione) e Confapi (piccola media impresa)
È stata siglata l’intesa nazionale per il rinnovo dei contratti nel settore edile artigiano. L’aumento salariale al primo livello (operaio comune) è di 178 euro, diviso in quattro tranche: la prima di 75 euro dal primo maggio, la seconda e terza di 35 euro ciascuna dal primo gennaio 2026 e dal primo gennaio 2027 e la quarta di 33 euro dal primo gennaio 2028, con un aumento sui minimi del 18%. Il contratto avrà decorrenza dal primo maggio 2025 e scadrà il 30 settembre 2028.
Come spiega il Segretario generale di Fillea Cgil del Trentino, Giampaolo Mastrogiuseppe: «Con questo contratto collettivo nazionale, firmato il 20 maggio, si completa il rinnovo dei contratti in edilizia. Il 29 gennaio si era giunti all’accordo per industria / cooperazione - Ance Coop con 180 euro. Quello Confapi - piccola media impresa è del 15 aprile con 175 euro.
Il testo dovrà ora essere votato nelle assemblee e interessa, in Trentino, 1.399 imprese e 5.823 lavoratori (a livello nazionale si parla di 50 mila imprese e più di 400 mila lavoratori). Per completezza, il Ccnl Ance / Coop riguarda 893 imprese e 8.620 lavoratori, quello Ccnl Confapi ha numeri molto inferiori. Il numero totale di lavoratori del settore in provincia è stato, nel 2024, 14.906: il dato più alto dal 2011. È cresciuto anche il numero di lavoratori che cambia ditta almeno una volta, a conferma della vivacità del settore: sono stati 1.056. 8.009 lavoratori sono residenti in Trentino. La nazione di provenienza di operai stranieri vede al primo posto l’Albania con 1.604 persone, Romania 1.280, poi Kosovo, Moldavia e Macedonia. Cresce la provenienza del nord Africa con 794 dall’Egitto, 633 dal Marocco. I primi mesi del 2025 fanno segnare, per la prima volta dopo 10 anni, una lieve flessione dei lavoratori, nell’ordine del 4% rispetto all’anno precedente. Tutti i dati sono della Cassa Edile di Trento».
Il nuovo contratto introduce premialità per le imprese virtuose che investono nella qualificazione del personale e più risorse per le prestazioni ai lavoratori erogate dagli Enti bilaterali. Si introducono, come negli altri contratti del settore edile, la denuncia unica e la trasferta nazionale, che rafforzano la lotta al lavoro nero e irregolare. Viene previsto il Fondo “Artigianato Qualificazione e Sviluppo”, una misura concreta di sostegno all’impresa anche con finalità assistenziali e che rappresenta un tassello inedito nel panorama della bilateralità. Incentivata la formazione dei lavoratori migranti, sia dal punto di vista dell’inclusione che della professionalizzazione. Il rinnovo include anche un nuovo protocollo sull’orario di lavoro per favorire intese tra le parti per gestire le emergenze legate al Pnrr e ai cambiamenti climatici. Strutturato un sistema di premialità, sia per le imprese che per i lavoratori, che valorizza concretamente la partecipazione attiva al modello contrattuale di settore.