NEWS

Commissione paritetica settore porfido: la replica di Fillea Cgil alla Feneal Uil

Il Segretario generale Giampaolo Mastrogiuseppe fa chiarezza su alcune dichiarazioni apparse sulla stampa

Commissione paritetica settore porfido: la replica di Fillea Cgil alla Feneal Uil

Spiace davvero molto dover replicare alla Feneal Uil sulle esternazioni apparse oggi sui quotidiani locali.

Lamenta, la Feneal Uil, di essere stata “volutamente esclusa” dalla rappresentanza nella commissione paritetica settore porfido, ponendo l’accento sul fatto che la stessa Feneal Uil è firmataria dei contratti nazionali del settore lapideo e di aver sempre firmato anche il Contratto collettivo del settore porfido.

Vero che firma i Ccnl e i Ccpl, ma palesemente falsa l’accusa di esclusione premeditata.

La Feneal Uil del Trentino, essendo firmataria del Ccpl, avrebbe potuto facilmente obiettare l’attuale composizione della commissione paritetica che prevede due rappresentanti Filca Cisl e due Fillea CGIL (Il numero di 4 sindacali e 4 datoriali è stabilito dallo stesso Ccpl) al momento della sua costituzione. Non solo non lo ha fatto al rinnovo di questo ultimo Ccpl ma non esiste, a memoria, la presenza della Feneal Uil nella commissione paritetica del porfido perché, semplicemente, la firma su quel Ccpl è sempre stata “concessione” ovvero cortesia istituzionale. Nei fatti, la Fenal Uil non ha mai partecipato a una trattativa per i Contratti collettivi è non è stata presente nemmeno nel luglio del 2023, quando trascorremmo ben 8 giorni consecutivi al fianco dei lavoratori del settore durante lo sciopero per il rinnovo proprio di quel Ccpl adesso invocato. Quindi nessuna premeditazione a escludere.

Rammarica anche leggere velate allusioni a chissà quali complotti tra organizzazioni sindacali e parti datoriali, ordite per escludere la Feneal Uil da una commissione.

La Fillea Cgil del Trentino non è mai stata pregiudizialmente contraria all’ingresso della Feneal in commissione, ci mancherebbe; ma nemmeno è disposta a cedere, con questa composizione numerica, uno dei due posti dei quali è titolare. Essendo attualmente, tra l’altro, l’organizzazione sindacale più rappresentativa del settore.

Il tema è, invece, l’allargamento a 6 (o anche la riduzione a 3) dei posti spettanti a ciascuna delle parti - datoriali e sindacali - in modo da dare rappresentanza paritetica a tutti i soggetti interessati. Per farlo, però, bisogna riaprire il Ccpl col consenso di tutti i firmatari e questo non si ottiene né pretendendo tempi rapidi né, tantomeno, forzando la mano con questo tipo di accuse.

Come detto spiace dover intervenire sulla vicenda ma un minimo di chiarezza andava fatta.

 

 

TORNA SU